Ginocchio varo e valgo: quando la protesi robotica fa la differenza
Come ortopedico con anni di esperienza, spesso incontro pazienti affetti da deformità del ginocchio che compromettono gravemente la qualità della vita. Le condizioni di ginocchio varo e valgo sono frequenti e, se non trattate adeguatamente, possono provocare dolore persistente, difficoltà nella deambulazione e un progressivo deterioramento dell’articolazione.
Comprendo bene quanto possa essere difficile convivere con questi sintomi e quanto sia importante trovare una soluzione efficace e duratura. In questo articolo, spiego come la protesi robotica, una delle tecniche più avanzate oggi disponibili, possa migliorare in modo significativo il risultato chirurgico nei casi di ginocchio varo e valgo.
Comprendere il ginocchio varo e il ginocchio valgo
Il ginocchio varo e il ginocchio valgo sono deformità assiali che interessano l’allineamento delle gambe sul piano frontale.
- Nel ginocchio varo, le gambe assumono una forma a “O”: le ginocchia si allontanano, mentre i piedi tendono a toccarsi. Questo comporta uno spostamento della linea di carico verso l’interno del ginocchio, con un sovraccarico del compartimento mediale. Si osserva prevalentemente negli uomini ed è spesso associato a deformità della tibia.
- Al contrario, il ginocchio valgo si manifesta con una deviazione opposta, detta a “X”: le ginocchia si avvicinano o si toccano, mentre i piedi rimangono distanziati. In questo caso, la linea di carico si sposta lateralmente, sovraccaricando il compartimento esterno dell’articolazione. Questa deformità è più comune nelle donne e spesso legata a un’anomalia del femore.
In entrambi i casi, se la deviazione supera certi limiti, l’articolazione del ginocchio è sottoposta a un carico sbilanciato che favorisce la degenerazione della cartilagine, con comparsa di artrosi e conseguenti sintomi dolorosi e limitazioni funzionali.
La valutazione clinica e radiografica è fondamentale per definire l’entità della deformità e l’eventuale presenza di danni articolari. Attraverso misurazioni precise degli angoli di varismo o valgismo e l’analisi dello stato cartilagineo, si stabilisce il percorso terapeutico più indicato per ogni paziente.
Quando è indicata la protesi di ginocchio
Non sempre è necessario intervenire chirurgicamente. Nei casi lievi o moderati, la gestione può essere conservativa: fisioterapia per il rinforzo muscolare e il miglioramento dell’allineamento posturale, uso di plantari per distribuire meglio il carico, e farmaci per il controllo del dolore e dell’infiammazione. Questi trattamenti possono ridurre il dolore e il disagio quotidiano.
Tuttavia, quando il dolore diventa invalidante, la rigidità limita le attività abituali e le radiografie mostrano un’artrosi avanzata con deformità evidenti, l’intervento chirurgico diventa la soluzione più appropriata. L’impianto di una protesi di ginocchio ha lo scopo di sostituire le superfici articolari usurate o deformate, correggere l’asse dell’arto e ripristinare una funzione articolare adeguata.
In alcuni pazienti, in particolare i più giovani o con deformità meno marcate, è possibile considerare procedure di osteotomia, con tagli ossei volti a riallineare il ginocchio senza posizionare una protesi. Questa tecnica può essere efficace per rallentare la progressione dell’artrosi e migliorare la sintomatologia, ma richiede tempi di recupero lunghi e risultati meno duraturi rispetto alla protesi.
Negli interventi protesici tradizionali, il risultato dipende molto dall’esperienza del chirurgo e dalla capacità di eseguire tagli precisi e un corretto bilanciamento articolare. Ecco dove la chirurgia robotica può fare la differenza.
Cos’è la chirurgia robotica
La protesi robotica è una procedura chirurgica avanzata per la sostituzione articolare, come al ginocchio o all’anca, che utilizza un sistema robotico per aumentare la precisione dell’intervento. Il chirurgo, affiancato da un robot di ultima generazione, esegue l’impianto con maggiore accuratezza rispetto alla chirurgia tradizionale.
Il processo si articola in due fasi principali:
- La pianificazione preoperatoria, basata su immagini tridimensionali (come TC o RM) dell’articolazione del paziente, consente di definire il piano chirurgico prima dell’intervento, migliorando la precisione della procedura e minimizzando il rischio di complicanze.
- Durante l’intervento, sensori posizionati sull’arto del paziente forniscono feedback in tempo reale sull’anatomia e la biomeccanica, mentre il braccio robotico, controllato dal chirurgo, guida con precisione millimetrica i tagli ossei e la preparazione dell’osso, garantendo il posizionamento esatto dell’impianto secondo la pianificazione.
I vantaggi principali includono una minore invasività, una migliore conservazione dei tessuti, un posizionamento più accurato e un allineamento ottimale della protesi, rispettando la biomeccanica naturale dell’articolazione. Questo si traduce in un minor rischio di complicanze e usura precoce, oltre a un recupero post-operatorio più veloce e risultati funzionali superiori.
I vantaggi della chirurgia robotica per il ginocchio varo e valgo
La chirurgia robotica offre un livello di precisione superiore nella pianificazione e nell’esecuzione dell’intervento di impianto protesico. Il sistema integra immagini tridimensionali acquisite prima dell’intervento con un braccio robotico che guida il chirurgo nella rimozione dell’osso danneggiato e nel corretto posizionamento delle componenti protesiche.
Nel ginocchio varo, la tecnologia aiuta a riportare la linea di carico da una posizione medialmente sovraccaricata a un allineamento più equilibrato, riducendo così la pressione sul compartimento interno. Nel ginocchio valgo, invece, l’intervento corregge il carico spostato lateralmente, salvaguardando la struttura articolare esterna.
Durante l’operazione, il sistema valuta in tempo reale la stabilità legamentosa residua e permette di ottimizzare il bilanciamento articolare, modificando la pianificazione se necessario. Questo riduce la probabilità di complicanze post-operatorie come instabilità o usura precoce della protesi.
La chirurgia robotica tende a essere meno invasiva, con minore sanguinamento e dolore post-operatorio, favorendo un recupero funzionale più rapido. Per chi soffre di deformità marcate o casi complessi, l’accuratezza millimetrica offerta dal robot può trasformare radicalmente il risultato clinico e la qualità di vita.
La mia esperienza e il valore della tecnologia per i pazienti
Nel mio lavoro quotidiano, ho potuto constatare personalmente come l’introduzione della chirurgia robotica abbia migliorato i risultati degli interventi nei pazienti con ginocchio varo e valgo. Ho visto persone tornare a camminare senza dolore, riprendere le attività che avevano abbandonato da tempo e guadagnare una qualità di vita che sembrava perduta.
Comprendo il timore che spesso accompagna la decisione di un intervento chirurgico, soprattutto quando si tratta di una protesi. Per questo motivo, dedico tempo a spiegare nel dettaglio ogni fase dell’iter, mostrando come la tecnologia robotica rappresenti uno strumento che potenzia le competenze chirurgiche e minimizza i rischi.
Ogni paziente è unico e merita un percorso di cura chiaro, basato su valutazioni approfondite e sull’impiego delle migliori risorse disponibili. La protesi robotica è oggi una delle soluzioni più avanzate per trattare con successo deformità complesse e artrosi grave del ginocchio, restituendo benessere e autonomia.
Se senti dolore persistente al ginocchio, noti un cambiamento nell’allineamento delle gambe o hai difficoltà a svolgere le tue attività quotidiane, ti invito a consultare uno specialista. Contattami oggi stesso.

